Ipertensione arteriosa

Si definisce ipertensione arteriosa un aumento, permanente o transitorio, della pressione esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie, oltre i valori considerati normali. Nella stragrande maggioranza dei casi (90-95%) è di origine sconosciuta ed è quindi definita primaria, essenziale o idiopatica e viene solitamente curata in maniera solo sintomatica in ambito di medicina convenzionale. Più raramente invece può derivare da cause note e viene definita secondaria. Questo è il caso di nefropatie, malattie endocrine, consumo di specifici farmaci (es. cortisone) o sostanze (es. sale).

Cardiopatia ischemica

L'ischemia del miocardio è dovuta a ridotto:

- apporto di ossigeno

- disponibilità di nutrienti

- eliminazione sostanze di rifiuto.

Questa situazione si traduce in uno stato di sofferenza tissutale, che può seriamente compromettere la funzionalità del cuore, e può avvenire o in presenza di un aumento della richiesta miocardica di ossigeno o di una riduzione del flusso coronarico. In ogni caso si viene a creare un deficit tra fabbisogno e disponibilità di ossigeno e sostanze nutritive, che può essere transitorio o permanente.

Insufficienza cardiaca e aritmia

INSUFFICIENZA CARDIACA

L'insufficienza cardiaca o SCOMPENSO cardiaco è una situazione clinica caratterizzata dall'incapacità del cuore di pompare sangue ai tessuti periferici, molto frequente con l'avanzare dell'età.

 

ARITMIA

L'aritmia cardiaca consiste nell'irregolarità del battito cardiaco che può essere veloce, lento o irregolare. Esistono differenti tipi di aritmia e la maggior parte non è pericolosa (se controllata con medicinali adeguati), alcune tuttavia potrebbero essere rischiose per la vita e richiedono un immediato e stretto controllo medico.

Le cause possono essere un'anomala formazione o conduzione dell'impulso, o una combinazione delle due.