ALIMENTAZIONE DESTINATA A FINI SPECIALI

Alimenti senza glutine: Celiachia

Che cos'è?

La celiachia è una malattia cronica nella quale vi è una intolleranza al glutine, una proteina contenuta in molti cereali. Nei pazienti affetti da celiachia il glutine esercita un'azione tossica sull'intestino, alterando profondamente la struttura e la funzionalità delle cellule della parete intestinale. Ne risulta così compromesso l'assorbimento degli alimenti e lo stato di nutrizione. Si può manifestare in ogni epoca della vita; nei bambini si presenta generalmente nei primi due anni di età mentre negli adulti predilige il sesso femminile e ha un picco di insorgenza fra i 30 e i 40 anni. Nel 10% dei casi la malattia celiaca è presente in più di un componente della stessa famiglia e compare con maggiore frequenza nelle persone con particolari patologie, come il diabete giovanile, alcune malattie della tiroide, la fibrosi cistica, la sindrome di Down e alcune malattie croniche dell'intestino. L'elenco delle patologie associabili alla malattia celiaca è tuttavia in continua evoluzione.

Sintomi

Nei bambini i primi sintomi della malattia si possono manifestare dopo pochi mesi dall'introduzione del glutine nella dieta (svezzamento) che coincide approssimativamente con la fine del primo anno di vita. I sintomi caratteristici sono la diarrea con feci semiliquide o liquide, abbondanti e lucide e con scariche frequenti, spesso associati a dolori addominali e vomito. Vi può essere un arresto della crescita o una perdita di peso. Il bambino è in genere pallido, magro ma con un addome molto pronunciato e sporgente.

Negli adolescenti e negli adulti i sintomi tendono ad essere sfumati, spesso senza diarrea e con il coinvolgimento di organi diversi dall'intestino; in questi casi è ancora più difficile riconoscere la malattia e ciò può ritardare ulteriormente la diagnosi. I segni e i sintomi a cui fare attenzione sono: l'anemia da carenza da ferro, la comparsa e il persistere di ulcere in bocca (afte), la stanchezza persistente, gonfiori alle gambe e alle palpebre, piccoli sanguinamenti cutanei, anomalie dello smalto dei denti o malattie della pelle come la dermatite erpetiforme. Meno frequenti ma sempre da considerare con attenzione sono la spiccata fragilità delle unghie, un'anomala caduta di capelli, epilessia o dolore osseo con deficit di calcio e vitamina D.

Come si cura?

L'unica terapia della malattia celiachia è la dieta priva di glutine che deve essere protratta per tutta la vita. Questo permette il ripristino della funzione assorbente della mucosa intestinale e di conseguenza la scomparsa dei disturbi.

Nella nostra Farmacia potrai trovare la linea di prodotti senza glutine BiAglut: Tutti i prodotti BiAglut sono sviluppati e realizzati rispettando la normativa italiana e il Regolamento (CE) 41/2009, che stabilisce i criteri per la composizione e l’etichettatura dei prodotti dietetici destinati ai soggetti intolleranti al glutine. A livello comunitario (Regolamento (CE) 41/2009) vengono individuate due categorie di prodotti dietetici:

Prodotti con un tenore residuo di glutine non superiore a 20 mg/kg, cioè 20 ppm, a base di ingredienti privi di glutine all’origine o con uno o più ingredienti depurati di glutine. Tali prodotti vanno definiti “senza glutine”.
Prodotti con un tenore residuo di glutine non superiore a 100 mg/kg, cioè 100 ppm, a base di ingredienti depurati di glutine. Tali prodotti vanno definiti “con contenuto di glutine molto basso”.
I prodotti BiAglut hanno un contenuto inferiore a 20 parti per milione (ppm) e sono prodotti in Italia, in stabilimenti autorizzati dal Ministero della Salute. I prodotti BiAglut sono inclusi nel registro nazionale dei prodotti dietetici “senza glutine”, ai fini dell’erogabilità a carico del SSN.

Alimenti ipoproteici: Insufficienza renale cronica

Che cos’è

L'insufficienza renale cronica (IRC) è una condizione in cui i reni non sono più in grado di funzionare in modo efficiente e comporta la perdita progressiva della funzione renale. Nella fase iniziale si manifesta senza sintomi e per questo viene spesso trascurata fino alle fasi più avanzate. In Italia si stima che la percentuale di soggetti colpiti oscilli tra il 6 e l’11% della popolazione.

Chi colpisce

I soggetti particolarmente predisposti a sviluppare malattia renale sono le persone con “pressione alta” (ipertensione) non adeguatamente trattate, i diabetici, gli obesi e, più in generale, gli adulti over 60. Non bisogna inoltre sottovalutare la familiarità (ovvero la presenza nella propria famiglia di casi di malattie renali) e l’abuso di farmaci anti-infiammatori.

Come si manifesta

L’insufficienza renale cronica è inizialmente asintomatica: il paziente sta bene fino a quando la funzionalità renale non scende al di sotto del 25%. L’IRC si sviluppa, infatti, a partire da malattie renali croniche che non guariscono, che si instaurano spesso senza causare alcun disturbo e che danneggiano i reni progressivamente, in genere nel corso di anni. Ci sono, tuttavia, dei segnali che è bene non sottovalutare e che, soprattutto se la loro insorgenza è improvvisa, possono indicare una malattia renale avanzata: pressione alta, senso di stanchezza e debolezza estremi, inappetenza, pallore, insonnia, perdita d’appetito, nausea e vomito, gonfiore alle gambe, caviglie, volto e mani.

Quali sono le principali conseguenze

Le maggiori conseguenze dell’insufficienza renale cronica sono l’aggravarsi dell’ipertensione, l’uremia e l’anemia.

Con il progredire dell’insufficienza renale, infatti, la pressione arteriosa tende ad aumentare a causa dell’alterata produzione di sostanze che la regolano e per la ritenzione di acqua e sale, che i reni non sono più in grado di eliminare normalmente. L’ipertensione arteriosa aggrava a sua volta il danno renale e induce lesioni cardiocircolatorie.

Nelle fasi avanzate la compromessa funzione renale causa l'accumulo nel sangue di sostanze azotate e ciò può comportare l’uremia. Quando la quantità di sangue che viene depurata dalla creatinina (creatinina clearance) scende al di sotto dei 30 millilitri al minuto possono comparire alcuni sintomi: stanchezza, disturbi gastro-intestinali, disturbi dell’attenzione, sonnolenza, vertigini, edemi. Nei casi più gravi bisogna fare ricorso alla dialisi altrimenti l’uremia porta al decesso.

Aproten: la linea di prodotti sicura e completa per l'alimentazione ipoproteica

La dieta ipoproteica aiuta i nostri reni riducendo il carico di lavoro dei nefroni. La riduzione delle proteine alimentari comporta infatti una riduzione della pressione all'interno dei glomeruli e prolunga la loro vita e funzione.